Turismo slow sulle orme di Fausto Coppi
Inseguendo il mito di Fausto Coppi, fra paesaggi incantevoli e luoghi d’arte e di storia come Volpedo, Tortona e Novi Ligure
Possiamo dire di essere in una terra benedetta dai numi del ciclismo? Certo che sì. Perché qui è nato un supereroe che sulle colline nebbiose o verdissime dell’Alto Monferrato ha spinto sui pedali per aumentare la massa muscolare e allenare il fiato. Sulle strade polverose di questa terra straordinaria, fatta di vino, pievi e torrioni, tartufo e farinate, e già battute da Costante Girardengo (nato a Novi Ligure), Fausto Coppi ha mosso le sue prime ruote e ha continuato a muoverle. Ha consumato i copertoni schivando cumuli di neve e lastre di ghiaccio o sotto un sole abbacinante. Fatiche che gli hanno restituito vittorie, canzoni, film e la consacrazione a mito intramontabile del ciclismo.
Quel corpo rachitico, sessanta chili per un metro e ottanta, le gambe lunghe e ricurve con muscoli promettenti e una cassa toracica fatta apposta per immagazzinare fiato a volontà. Biagio Cavanna lo sentì. Ex pugile, ciclista, massaggiatore e preparatore atletico. Detto da tutti “orbo veggente” (era cieco ma capacissimo di interpretare il corpo di un'atleta con le mani), Cavanna con Coppi ci lavorò tanto, ne diventò amico e confidente, aiutandolo a compiere imprese eroiche. Vittorie che rendevano un po’ più radiose quelle giornate in cui era ancora impossibile scrollarsi di dosso le immagini della guerra. Come il leggendario trionfo nella tappa Cuneo-Pinerolo del Giro d’Italia del ’49: Coppi se ne va in solitaria per 192 km. E alla radio gracchia la voce di Mario Ferretti: «C’è un uomo solo al comando. La sua maglia è biancoceleste. Il suo nome è Fausto Coppi». Intorno al mito del Grande Airone però c'è anche un territorio da scoprire, e farlo emulando il Campionissimo rende tutto più suggestivo. Bisogna vederle con i propri occhi queste strade del ciclismo epico di inizio ‘900. Strade ancora (e magicamente verrebbe da dire) prive di traffico che seguono naturalmente i dolci saliscendi dei colli tortonesi, che affiancano campagne fatte di filari di viti e colture, attraversano paesini con case modeste e cascine operose dove il tempo sembra essersi fermato, città e cittadine degne di sosta, per un motivo o per l’altro.
In bici sui colli
Se l’intenzione è quella di immergersi pienamente nell’atmosfera d’antan allora vale la pena partecipare a La Mitica, ciclostorica che si svolge ogni anno a giugno. I percorsi sono quattro, di diversa lunghezza e difficoltà: corto, medio, lungo e hors catégorie per i più arditi. Ovvero circa 50, 70, 90 e 100 km piuttosto impegnativi. Si viene in tenuta vintage e si inforcano biciclette d’epoca. Non è una gara, ognuno sceglie il proprio tragitto e il proprio ritmo. Perché lo scopo è godersi il paesaggio e la storia di chi ha frequentato queste strade nel tempo che fu.
Nessuno però vieta di affrontare questi circuiti nel periodo più congeniale a sé: dalla primavera all’autunno concedersi un giro in bici su queste terre è un bel regalo da farsi.
In ogni caso si parte e si arriva a Castellania Coppi. Mecca dei ciclofili, ci è nato Fausto Coppi. Un piccolissimo paese di poche case e altrettanti abitanti che accoglie con un murales di Riccardo Guasco ispirato al campione. Un borgo museo, un luogo di culto e passione dove tutto parla di Fausto: gigantografie che tappezzano i muri delle case e delle cascine, il mausoleo condiviso con il fratello Serse e la casa-museo, dove la nostalgia si fa prepotente, con memorabilia, biciclette, oggetti personali, fotografie, giornali.
Si pedala in mezzo alla campagna, tra vitigni e campi di grano, su vie che risalgono i bassi rilievi e regalano panorami sui mosaici verdi e gialli dei campi. Le ruote girano su lingue grigie d’asfalto, su ciclabili, seguendo perlopiù provinciali, e su alcune strade bianche - come la Rampina, strada simbolo della ciclostorica che risale a Castellania.
Museo dei Campionissimi, Novi Ligure
E qui bisogna immaginarselo, un giovanissimo Coppi che, quando ancora non conosceva la gloria, andava e tornava dalla salumeria di Novi Ligure in cui era impegnato a far da garzone, oppure lo si può pensare alle prese con cronometro, muscoli e fiato, sudore e sete durante gli allenamenti.
In base al percorso scelto si raggiungono luoghi che raccontano l’arte, la storia e il gusto del territorio: Volpedo e Tortona, raggiungibili percorrendo tutti i tragitti, e Novi Ligure, toccata dai due percorsi più lunghi.
Volpedo ha dalla sua la nascita e il lavoro di Giuseppe Pellizza, che in piazza Quarto Stato, tra il 1891 e il 1901, ha collocato l’avanzare dei lavoratori dell’omonimo grandissimo “manifesto”. Oggi il borgo lo celebra con l’installazione di riproduzioni delle sue opere in giro per il paese, l’apertura al pubblico del suo studio di pittura e di un museo didattico.
A Tortona ci si può fermare per un pranzo a base di agnolotti, assaggiare i baci di dama e prendersi del tempo per visitare la Pinacoteca del Divisionismo, che ripercorre la stagione del Divisionismo dalla fine del XIX all’inizio del XX secolo, con i primi esordi del futurismo. A contarle, sono 17 le opere di Giuseppe Pellizza da Volpedo. Tra gli altri: Segantini, Bistolfi, Morbelli, Olivero, Boccioni, Balla.
Infine Novi Ligure. Basta una passeggiata per il centro per accorgersi di quanto Novi somigli ai borghi liguri: tanti colori e un tripudio di trompe l’oeil sulle facciate dei palazzi. È quel che ha lasciato in eredità la Repubblica di Genova durante il suo dominio. E chissà quanto cioccolato hanno mangiato Girardengo, novese purosangue, e Coppi, che a Novi ci visse praticamente tutta la vita. Quindi, in questo caso, tappa immancabile è il Museo dei Campionissimi, 3000 metri quadri dedicati interamente alla storia del ciclismo e della bicicletta e ai due campioni che in questo territorio hanno speso le loro forze come sportivi e come uomini.
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Distanza da Serravalle Designer Outlet a Castellania Coppi in auto: circa 20 km, tempo di percorrenza circa 25 minuti
Percorsi in bicicletta da Castellania Coppi: circa 50, 70, 90 e 100 km
Castellania Coppi (AL)
Associazione I Colli di Coppi. Piazza C. Cannavò 2, Castellania Coppi, tel. 0131837127, www.lamitica.it
Casa Coppi. Via Fausto Coppi 9, tel. 0143322118, www.faustocoppi.it
Volpedo (AL)
Studio di Pittura. Via Rosano 1/A, tel. 013180318-3385633056 www.pellizza.it
Museo didattico. Piazza Quarto Stato tel. 013180318-3385633056 www.pellizza.it
Tortona (AL)
Pinacoteca Il Divisionismo. C/o Fondazione Cassa di Risparmio di Tortona, palazzetto medievale, corso Leoniero 2, tel. 0131822965, www.ildivisionismo.it
Novi Ligure (AL)
Museo dei Campionissimi. Viale dei Campionissimi 2, tel. 014332263, www.museodeicampionissimi.it
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